“I quadri astratti mostrano la mia realtà, i paesaggi il mio desiderio”, Gerhard Richter in mostra a Vienna

Il pittore tedesco espone circa 140 sue opere al Kunstforum.
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Si intitola Gerhard Richter: Landschaft la mostra in corso a Vienna, incentrata principalmente sul paesaggio. I quadri del pittore tedesco Gerhard Richter sono visitabili fino al 14 febbraio 2021 al Kunstforum, Freyung 8. L’esposizione è curata da Hubertus Butin e Lisa Ortner-Kreil, e comprende una selezione di circa 140 opere, in larga parte dipinti, ma anche grafiche, foto e libri d’artista. La manifestazione ha richiesto un lavoro di realizzazione di alcuni anni, e le produzioni esposte sono tra le più costose tra quelle degli artisti viventi. A dirigere l’istituzione viennese che ospita la mostra Gerhard Richter: Landschaft vi è Ingried Brugger. Causa Covid-19, è ammesso un numero simultaneo di massimo 200 visitatori, per cui è obbligatorio prenotarsi con registrazione tramite e-mail, stampata o in formato digitale.

La visione artistica di Gerhard Richter

I quadri di Gerhard Richter sono la sua personale rappresentazione eterogenea della realtà naturale, dove l’astrazione convive con una tecnica strutturante, la quale oltre a manipolare forme e colori, destruttura la visione artistica. Per questo si può parlare di meta-pittura, in cui “I quadri astratti mostrano la mia realtà, i paesaggi il mio desiderio”, spiega l’artista tedesco, che è solito dipingere “immagini da immagini”, per usare nuovamente le sue parole. Tra le sue opere figurano: Snowscape/Blurred (1966), Cloud (1976), Large Teyde-Landscape with Two Figures (1971), Park (1990), Seascape/Sea-Sea (1970).

Gerard Richter, Wolke, 1976. Photo Robert Bayer © Gerard Richter 2020

La biografia di Gerhard Richter

Richter nasce nel 1932 a Dresda, e lì si forma all’Università di belle arti. Viene a contatto con l’Espressionismo astratto e l’arte informale, e ne rimane affascinato. In seguito si trasferisce a Düsseldorf, dove frequenta l’Accademia d’arte. Negli anni Ottanta si stabilisce a Colonia, dove vive tuttora.
Nel 1963 dipinge i suoi primi paesaggi traendo spunto da vecchie foto, per questo vengono denominati “di seconda mano”. In definitiva, Gerhard Richter porta avanti la consapevolezza che le sue produzioni artistiche siano una visione creativa della realtà, dalla cui percezione oggettiva si distanziano totalmente.