Continuiamo ad occuparci della categoria cortometraggi del Digital Media Fest, il primo festival internazionale nato in Italia dedicato a tutti i prodotti digitali continua a far sentire la sua risonanza.
Abbiamo intervistato Serena Corvaglia, regista del corto “Mille scudi” che con ben tre premiazioni quali miglior regia, miglior fotografia e miglior cortometraggio ha conquistato la giuria. Ispirato ad una storia vera di briganti dell’800 riportata sul libro “Il bosco nel cuore” di Giordano Bruno Guerri, racconta la vicenda di un uomo e una donna in fuga in un bosco “L’uomo ha una taglia sulla testa e vive nel terrore, la donna lo segue con fatica portando con sé il loro piccolo di pochi mesi”.
Il corto assume una grande potenza nella storia e nella sceneggiatura, ci racconta Serena Corvaglia: «Era da un po’ che stavo pensando alla realizzazione di un cortometraggio ma avevo bisogno di un qualcosa che mi rappresentasse, quando ho iniziato a leggere il libro di Giordano Bruno Guerri e della storia di questi due briganti realmente esistiti ecco, lì ho capito che quel racconto era perfetto». Prodotto da Serena Corvaglia e Giulio Cupperi, i personaggi sono interpretati da Giusy Emanuela Iannone, attrice proveniente dal teatro e Domenico Balsamo, la regista ci parla della sceneggiatura: «L’ho creata con Alessandro Nicolò, sceneggiatore bravissimo, insieme abbiamo cercato di immaginare chi potessero essere questi due personaggi, far rivivere il dramma in entrambi, trasmettere la forza della donna e madre che vede suo figlio come l’unico riscatto di una vita ingiusta e creare la giusta tensione che culmina con l’effetto sorpresa» prosegue sulla scelta degli attori: «Giusy è un’attrice molto intensa, ha una bella fisionomia che esprime forza, mi aveva colpita un suo monologo, è perfetta per la parte della protagonista Niccolina Licciardi. Domenico Balsamo, noto per la prima stagione di Gomorra, è un attore vigoroso e nello stesso tempo caratterizzato da lineamenti dolci del viso, non volevo che il brigante risultasse troppo spietato, nella storia è comunque una persona debole che purtroppo reagisce spinto dal terrore».
Circa un anno di lavoro, tre giorni e mezzo di riprese nel Bosco del Sasseto ad Acquapendente, già location de “Il racconto dei Racconti” di Matteo Garrone: «Sono una maniaca dell’estetica, volevo che il bosco fosse quasi vivo, dopo vari sopralluoghi ho scelto il Bosco del Sasseto, grazie alla disponibilità del sindaco e della guardia forestale abbiamo potuto spostarci al suo interno per le riprese». Continueremo a seguire Serena Corvaglia nelle varie produzioni e progetti futuri, sempre pronti a farci rapire dalla potenza dei suoi lavori.