Trench Coat e stile romantico invadono la Digital Fashion Week di Milano

5 Tendenze dalla prima giornata di Milano Digital Fashion Week
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È sulle ali dell’entusiasmo della Haute Couture Digital Week che inauguriamo anche la sezione dedicata all’inedita Milano Digital Fashion Week 2020. Fino al 17 luglio una piattaforma digitale realizzata ad hoc ospiterà la presentazione delle collezioni Uomo e le pre-collezioni Uomo e Donna Primavera – Estate 2021 di quarantadue marchi e ventuno designer emergenti italiani e internazionali.

Se digitalizzazione e democratizzazione delle passerelle sono il trending topic del giorno, non ci sembra giusto trascurare la regina indiscussa dell’appuntamento.

Ecco quindi i capi di tendenza che noi di FNM abbiamo selezionato dalle presentazioni della prima giornata di questa MDFW 2020.

Trench-coat: il Re dell’outwear rivisitato in chiave contemporanea

Il trench, da sempre sinonimo di eleganza e di un elevato stato sociale, entra a fare parte del guardaroba dei Millennials tingendosi di tonalità pastello e di contrasti accesi. C’è chi sostiene che il trench perfetto sia vintage, e allora MSGM potrebbe averci visto lungo sovrapponendo un dettaglio in patchwork ad un classico trench in gabardina. Sempre dello stesso stilista è la versione più romantica del trench celeste pastello da spalle ampie e maniche a sbuffo. L’irriverente Moschino si diverte a ridefinire i canoni del capo iconico, proponendo per la collezione Uomo un modello tricolore en pendant con borsa e pantalone.

Il romanticismo vivrà finché avremo rouches e volant

MSGM, Vivetta, MSGM, Vivetta

O lo si ama o lo si odia, su questo non c’è dubbio. Ad amarlo follemente sono sicuramente gli stilisti che lo ripropongono per la S/S 21. Rouches, volant e balze conquistano la scena da MSGM che dà vita a capi dai colori tenui in shape over ma non troppo. L’attenzione ai dettagli è maniacale dal colletto ai polsini, per un look chic senza troppi sforzi. Da Vivetta si respirano poesia e leggerezza. L’ispirazione al mondo delle bambole si riflette nell’utilizzo di maniche elisabettiane, del ruffle ricamato e di silhoutte vaporose.

Tinte unite e vivaci, arriva il color blocking

Alberta Ferretti, Moschino

Due, massimo tre colori complementari per creare un look magnetico. È il color blocking, un trend che fa spesso capolino sulle passerelle, specialmente quelle primaverili, e che si presenta con le istruzioni per l’uso. Prendiamo come esempio Alberta Ferretti che attinge ad una palette calda giocando sul contrasto tra arancione e fucsia per un outfit day-wear giorno vivace e versatile. Lo stesso accade nella moda Uomo, dove Moschino propone un vortice di colori complementari enfatizzati dai capelli del modello e dallo sfondo del set fotografico.

Chemisier dress: la comodità che fa tendenza

Prada, Alberta Ferretti, Prada, Vivetta

Fresco, versatile, poco fasciante: d’estate l’abito chemisier è la salvezza. Lo sa bene Miuccia Prada che lo propone in due varianti. Per chi si sente più confident la versione midi floreale a palloncino è perfetta per esaltare il punto vita stringendo la cintura in vita. L’alternativa è la longuette dal taglio maschile che finisce per aprirsi in un’ampia gonna. Sempre romantica la proposta in pizzo sangallo di Vivetta che però decide di sovrapporre una cintura in contrasto con l’abito. Da Alberta Ferretti le stampe sono protagoniste. Romantico e floreale è il suo abito chemisier che abbina con un paio di stivali scamosciati appena sotto il ginocchio.

Minimalismo e purezza estetica

“Quando i tempi diventano complessi, gli abiti diventano semplici, non ostentati, “macchine” per vivere e strumenti per l’azione e l’attività””. Questa è l’interpretazione che dà Miuccia Prada della sua collezione S/S21. Design essenziale e una palette di colori ridotta al minimo. È il trionfo del minimalismo e della purezza estetica che rende l’abbigliamento funzionale, quasi come una seconda pelle, ed eterno. Della stessa linea è il brand milanese Valextra che celebra la sua timeless Iside, il modello che incarna un concetto di lusso imperniato sull’artigianalità e sul Made in Italy. Segno che quando c’è la sostanza, non c’è bisogno di ostentare.