Chi non ha mai sognato di visitare New York, di passeggiare tra quelle infinite avenue e rimanere estasiato dalla bellezza e dall’altezza di tutti quei grattacieli. La cosa che affascina è quella strana sensazione di essersi già trovato lì, di avere un dejavu. Questa impressione la si deve agli innumerevoli film ambientati tra le strade di Manhattan, Bronx, Queens, Brooklyn e Staten Island. New York, difatti, è da sempre una delle ambientazioni preferite dei registi di tutto il mondo. Dall’inizio del XX secolo, la città ha infatti ospitato migliaia di set cinematografici. Chi, guardando un film al cinema o sul piccolo schermo, non si è ritrovato catapultato nella Grande Mela?
Ecco alcune pellicole che hanno fatto di questa città una vera stella del cinema: alcune vi faranno venire voglia di prenotare immediatamente un biglietto. Tutte vi permetteranno di assaporare le speranze, i sogni e le paure degli abitanti di New York (e se li guarderete in lingua originale, vi aiuteranno anche a migliorare l’inglese).
Colazione da Tiffany (1961)
È a Central Park che Paul incontra “Doc” Golightly. Il film si apre con la scena di Audrey Hepburn che scende da un taxi sulla Fifth Avenue e consuma rapidamente una colazione di fronte alla vetrina della famosa gioielleria Tiffany & Co. che è rimasta tutt’ora al numero 727 della 5th Avenue. Successivamente, si vede la giovane fare ritorno al suo appartamento al 169 di East 71st Street, all’incrocio con Lexington Avenue. Il film continua con varie scene a Central Park e nella New York Public Library. Non può non esser presente in questa top ten una meravigliosa commedia romantica dove la protagonista è la classica ragazza di provincia che arriva nella grande città. Questo capolavoro, con la sua trama magica ed avvincente, è diventato una leggenda capace di ispirare ancora oggi lo stile di molte ragazze.
Il Padrino (1972)
Sono tante le location che fanno da sfondo alle vicende della famiglia Corleone: il St. Regis Hotel, all’incrocio fra la East 55th Street East e la 5th Avenue, dove Michael soggiorna con Kay e dove avvengono gli omicidi di Stracci e Cuneo. La Cattedrale Metropolitana di San Patrizio, sulla 5th Avenue tra la 50th Street e la 51st Street, dove è stata girata la cerimonia del battesimo, ed infine i gradini della Corte Suprema di New York al numero 60 di Centre Street, teatro dell’assassinio di Don Barrese. Una galleria di personaggi memorabili, una narrativa che sa essere semplice e nitida, ma anche complessa ed articolata. Un’epica nuova, perché tutta immersa nel mondo della mafia e del crimine, e proprio per questo affascinante ed irresistibile. Inutile girarci intorno, uno dei capolavori più interessanti di tutta la storia cinematografica.
La febbre del sabato sera (1977)
Ritratto freddo ma appassionato degli anni ’70 visti dagli occhi di un gruppo di italo-americani di Brooklyn senza talento ma con una grande voglia di riscatto sociale. Se è vero che per molti si tratta soprattutto delle performance di ballo di John Travolta, consacrato ormai con questo film nell’olimpo dei grandi attori, dei pantaloni a zampa di elefante e delle camicie aperte, bisogna dire che c’è anche un’attenta analisi dei costumi di una società ormai alle porte degli anni ’80 che fatica sempre di più a trovare un’identità uniforme. New York rimane solo sullo sfondo: la vera protagonista è la disco music.
9 settimane e 1/2 (1986)
Storia di una passione sfrenata tra un agente di borsa e una mercante d’arte. La trama è molto semplice: la bella ma un po’ malinconica e sola Elizabeth conosce il misterioso ma affascinante Johnny. Il film narra di un rapporto già dalla sua nascita avvolto nella passione e la sua evoluzione che passa per eccessi sempre più “spinti” fino alla svolta finale, dove è finalmente Elizabeth a prendere in pugno le redini della situazione. Più che per New York, possiamo dire che questa opera cinematografica sia rimasta famosa per lo spogliarello di Kim Basinger.
Una notte al museo (2006)
Questa commedia con Ben Stiller è ambientata interamente in un luogo ben preciso di New York: l’American Museum of Natural History. Nel film, ogni notte, statue e scheletri di dinosauro si risvegliano e prendono magicamente vita dopo il tramonto, portando il protagonista a vivere mille divertenti vicissitudini. Anche i due sequel, Una notte al museo 2 – La fuga (uscito nel 2009) e Notte al museo – Il segreto del faraone (del 2014), sono parzialmente ambientati nell’edificio e vedono Ben Stiller affrontare sempre tante simpatiche avventure.
Io sono leggenda (2007)
Remake di un romanzo di fantascienza del 1964 la cui ambientazione è stata strutturata a New York. A causa di un virus letale la popolazione mondiale si è quasi estinta, la città di New York è stata evacuata, oltre ai contagiati c’è un unico sopravvissuto: Robert Neville, la leggenda. Durante il giorno l’uomo e il suo cane si aggirano per le strade della metropoli, di notte si rifugiano in casa, momento della giornata in cui questi mostri escono in cerca di cibo, pronti a tutto per procurarselo. Una pellicola con un titolo che ha un senso profondo, la storia di una consapevolezza che prende forma durante la tragedia attraverso l’eco dei ricordi di vita passati del protagonista vissuti con la propria famiglia.
American Gangster (2007)
Ripercorrendo i passi di una storia vera, ovvero l’incredibile ascesa criminale di Frank Lucas, Ridley Scott dirige un film a tratti ipnotico sull’America degli anni ’70 caratterizzata dalle trasformazioni in atto, dagli orrori della guerra in Vietnam e dal mostro della droga. Il film, ambientato ad Harlem, un quartiere di New York, scava dritto nel cuore delle debolezze umane mostrando la fragilità di un uomo esposto alla lontananza o alla sofferenza di un caro.
The Wolf of Wall Street (2013)
È il 1984 quando, per la prima volta, Jordan Belfort si affaccia al mondo di Wall Street. Un ventiduenne con la testa sulle spalle e tanta ambizione. Appena laureato e sposato, entra in un’importante società di borsa. Spigliato, disinvolto, gran lavoratore, Belfort riesce in pochi anni a diventare broker. Il guadagno veloce, facile e in continua crescita diventa per Belfort la droga più potente, tanto da non riuscire a rinunciarvi neanche di fronte all’evidenza delle prove ottenute dall’ FBI che stava indagando su di lui. Il successo della pellicola è dovuto alla sua freschezza e al suo umorismo. Ogni visione diverte, coinvolge ed il tempo scorre via piacevolmente, nonostante si parli di un film che originariamente aveva una durata di ben quattro ore.
Dunque, commedie romantiche ma anche qualche film drammatico ambientato proprio in questa magica città. New York è sempre New York con il suo misterioso fascino old style e all’avanguardia allo stesso tempo, le sue mode e i suoi grattacieli imponenti.