Un debutto attesissimo, quello di Riccardo Tisci per Burberry, che non ha deluso le aspettative. Commenti positivi da addetti ai lavori e dalla stampa.
Rimane da monitorare il riscontro commerciale della collezione, andata in vendita, nei negozi e on-line, 30 minuti dopo la sfilata. Cambio di direttore creativo, cambio di logo e 134 look andati in passerella a ridefinire il percorso dello storico brand inglese. Tre le sezioni della sfilata – Refined, Relaxed e Evening – che apre Burberry allo stile street e, per la prima volta, agli abiti da sera. Le novità proseguono con la collezione uomo che sfila sia dopo la sezione Refinded donna, con 20 look, che nella sezione Relaxed con 31 look. Riccardo Tisci, infatti, vuole vestire “la mamma, la figlia, il padre ed il figlio”.
La palette di colori è neutra con toni del beige, cammello, sabbia e marrone cioccolato. Il colore si affaccia solo nella sezione Relaxed. Sparito il motivo a quadri Burberry, presente però nelle righe, sostituito dal nuovo logo che si fa mini stampa sui capi e gli accessori. Ovviamente non manca l’iconico trench dalla silhouette slim.
Ma la quarta ed ultima giornata della London Fashion Week ha presentato anche altre collezioni di qualità. Da tenere d’occhio la stilista coreana Rejina Pyo che, stagione dopo stagione, si sta confermando quale eclettica designer capace di vestire sia la donna reale che le influencer di Instagram. Infine Christopher Kane ed Erdem che si ispirano al sesso, ma da due angolazioni completamente diverse. Il primo fa riferimento all’aspetto biologico e psicologico dell’attività sessuale che si traduce in abiti sexy in pizzo, da femme fatale e accenni al regno animale.
Erdem, invece, volge lo sguardo all’epoca vittoriana e alla fluidità di genere del periodo esasperandone lo stile nelle maxi stampe e nelle proporzioni.