Il weekend della London Fashion Week A/I 19 tra Brexit e Fantasia

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Dopo l’ottimo esordio della London Fashion Week A/I 19, il weekend ha mantenuto la sua promessa. Infatti, tra sabato e domenica, si sono succedute collezioni di alto impatto. Il mood ha oscillato tra echi della Brexit e la fuga nel mondo della fantasia. La Brexit, che in teoria avverrà a fine Marzo, è stata declinata dagli stilisti in vari modi.

Molly Goddard vira sul mood nostalgico di un paese rurale e semplice. I suoi tipici maxi abiti in tulle arricciato sono accoostati a capi sartoriali. Infatti, pantaloni scivolati appaiono sotto i vestiti e, per la prima volta, completi giacca e pantalone vanno in passerella. Riferimenti alla tradizione anglosassone anche nella maglieria a fantasia Argyle e nella palette di colori della terra.

Simile l’ispirazione di Ports 1961, nel sabato di questo weekend della London fashion Week A/I 19. Il brand porta in passerella l’immagine di una donna dell’alta borghesia. Sempre ben vestita, la donna di Ports 1961, ha un outfit giusto per ogni occasione. Dal completo sartoriale, per andare a lavoro, al look adatto per un cocktail party. Non mancano abiti da sera eleganti ma sobri. 

House of Holland, invece, fa riferimento diretto alla Brexit. La donna HOH è militante, difende con orgoglio il mix di razze, culture e lingue che contraddistingue Londra. La tipica fantasia check si mescola infatti con denim, riferimenti orientali e colori caraibici.

Eudon Choi e Simon Rocha sono accomunati dal ritrarre una donna forte e sensuale allo stesso tempo. Entriamo nello spazio della creatività slegata dalla realtà. Eudon Choi evoca una donna di potere negli outfit sartoriali dai colori forti dalle linee strutturate. A seguire, Simon Rocha aggiunge il tassello della sensualità, con abiti che mixano il ‘vedo-non-vedo’ con silhouette maxi che coprono totalmente il copro come un’armatura.

Mary Katrantzou e Halpern chiudono il sabato con collezioni ad alto impatto drammatico. La prima, si ispira ai quattro elementi della natura, sia nei colori che nelle lavorazioni dei tessuti; il secondo, ritorna al glamour con un eccesso di paillette e scintillii.

Il weekend si conclude con tre attesisime sfilate. Victoria Beckham sulla cresta della fantasia, con una collezione che ritrae una donna sicura di sè e vestita ad hoc. Sartorialità fluida e tocchi di colore si mescolano con equilibrio. Un guardaroba moderno per una donna moderna.

Burberry, disegnato da Riccardo Tisci, fa riferimento al mutevole clima britannico. Così gli stili spaziano dallo strutturato al ribelle che dipingono due tipologie di uomini e donne Burberry. Il ragazzo e la ragazza in puro streetwear; il gentiluomo e la lady in outfit sartoriali e abiti da sera.

Chiudiamo la panoramica del weekend della London Fashion Week A/I 19 con VivienneWestwood che fa sfilare una collezione militante, contro il cambiamento climatico e un sistema finanziario corrotto. La soluzione? Compre meno, ma comprare bene. Cooperare tra gli individui.

Dario Bentivegna