Dopo la nostra intervista allo chef di Banco, non potevamo evitare di condividere con voi lettori, una strepitosa ricetta di Pietro Platania. Un’insalata che che è tutto fuorchè banale, ed ovviamente vegan! Banco è la risposta healthy a McDonald e Burger King. La conferma che anche il fast food può essere genuino!
INGREDIENTI (per una porzione)
Per la base:
80g miglio (bollito)
60g patate
30g ceci (lessi)
finocchietto fresco un cucchiaio
sale e olio qb
Per la salsa:
25g yogurt
8g senape
8g olio
un cucchiaio di cipollotto fresco tagliato finemente
un pizzico di sale
Per l’insalata:
un pugno di insalata misticanza (40g)
sedano pelato, cavolo rosso, cavolo bianco e carote a julienne (40g)
erbe aromatiche (foglie di senape, foglie di finocchietto ecc)
ravanelli 5 rondelle sottili – guarnizione
germogli di crescione e alfa alfa un ciuffetto (8g) – guarnizione
arilli di melograno un cucchiaio (8g)
semi di zucca, girasole, lino ecc un cucchaino (4g)
Per il condimento:
olio 30g
succo di limone 10g
scorza di mezzo limone
sale un pizzico
PROCEDIMENTO
Pelare e tagliare le patate a cubetti. Lessare in acqua salata per una decina di minuti, fino a che non risultano cotti ma integri. Raffreddarli immergendoli in una ciotola di acqua fredda. Tritare grossolanamente i ceci lessi e unirli al miglio e ai cubetti di patate lesse. Condire con olio, sale e finocchietto fresco. Formare, schiacciando con un cucchiaio dentro un coppapasta, un tortino solido sul fondo del piatto.
Mescolare tutti gli ingredienti con una frusta (o una forchetta) ottenendo un composto liscio, dopodiché salsare su tutta la superficie del tortino di miglio nel piatto. Unire le verdure tagliate a julienne alle foglie di misticanza ed erbe aromatiche. Formare una sfera tra le mani e posarla sopra la base di miglio salsato. Guarnire con gli arilli di melograno, i semi, i ravanelli e, in cima, il ciuffetto di germogli. Mischiare limone e sale con l’olio a filo e versare a piacere sopra l’insalata. Accompagnare con dei crostini integrali.
A cura di Noreen Loiacono e Delfina Mingione