Durante Milano Moda Uomo oltre alle sfilate, abbiamo potuto seguire da vicino anche le tantissime presentazioni che si sono susseguite in questi cinque giorni; da Kiton ad Alexander McQueen, da Giuseppe Zanotti a Cesare Paciotti per poi passare a Billionaire, Sedar, Philippe Model Paris, Larusmiani, Andrea Pompilio, Moncler, Eleventy e Chorustyle, solo per citarne alcuni.
GREATER THAN GREAT GATSBY;
per Billionaire che, per la prossima stagione, trova ispirazione nell’iconico playboy, Jay Gatsby. Il personaggio del romanzo di Scott Fitzgerald del 1925-in seguito immortalato sullo schermo da Robert Redford e Leonardo DiCaprio. Un uomo magnate e icona di stile leggendaria rivisitato in chiave moderna, il dandy Billionaire per i nuovi anni Venti. Una collezione sinonimo di opulenza e di art nouveau grazie al sapiente uso di paillettes, motivi ispirati alla texture del marmo e una tavolozza colori regale che vanno dall’oro, al blu fino al verde, che richiamano la colorazione delle piume di pavone.
Il simbolo ricorrente di fatti è appunto il pavone, che troviamo nei pigiami di seta decorati con piume monocromatiche; dettagli in filo d’oro; piume blu elettrico su camicie e completi; La collezione è anche sinonimo di artigianalità grazie all’uso di ricami, piume decorate e stampe in stile orientale arricchiti da cristalli e perline. Must Have: il soprabito o vestaglia da camera, il trench in pitone ombreggiato e i cappotti in cashmere cammello con collo sciallato in visone staccabile. Tocco finale, l’iconico bastone da passeggio con testa di leone d’oro.
PAESAGGI DEL NORD.
La terra spazzata dal vento spogliata: selce, roccia, terra ruvida e cardi. Art nouveau, arti e mestieri: l’eleganza contenuta del modernismo. L’astrazione organica dei disegni di Henry Moore. Il dialogo tra l’abbigliamento maschile e femminile, sartorialità, abiti come uniformi. Alexander McQueen presenta durante la Milano Fashion Week il suo concetto di moda maschile.
La collezione è un tripudio di soprabiti doppio petto e abiti sartoriali tagliati con precisione, ed ispirati a minerali, rocce e pietre. Cappotti e giacche in mohair di pelle di squalo grigio e lana nera richiamano le uniformi militari. I cardi come simbolo iconico, disegnati a mano stampati e poi ricamati in fili d’oro. Maglieria oversize in lana e mohair presentano segni astratti come teschi scultorei disegnati a mano e ricamati con fili d’oro ma anche, giacche di pelle pantaloni da motocross. Abiti e cappotti sono stampati con un lavoro di ingegneria di Henry Moore, Three-Quarter Figure 1928, riprodotta per gentile concessione della Henry Moore Foundation.
I colori della collezione vanno dal giallo minerale, al rosso corniola, fino ad arrivare all’arancio intenso, oro, argento, cammello, pietra, carbone, avorio e infine nero. Tra gli accessori: stivali in pelle con punte metalliche, ciondoli in metallo a forma di quarzo anelli di pietre preziose e orecchini.
IDENTITA’ E DIVERSITA’.
L’incontro di due generazioni. Per la Fall/Winter 2020, Andrea Pompilio presenta dal suo “classico” punto di vista una linea versatile, fresca e sofisticata.”Ogni volta che disegno una nuova collezione, do vita istintivamente ad un personaggio al quale rivolgermi.“

MONCLER GENIUS 19–20.

SO BRITISH!

TALON E GLAMOUR.

SUPER POP e ULTRA WHITE.

TIMELESS ARCHIVE.
Eredità storica per capi ibridi contemporanei. La collezione Larusmiani, presentata durante la Milano Fashion Week, trae ispirazione dall’archivio storico e dall’armonia perfetta della natura che ci circonda e che dobbiamo preservare se vogliamo parlare di futuro. I paesaggi autunnali sono il punto di partenza della collezione, che si intersecano con i riflessi vivaci che emergono attraverso le tinte naturali, dai toni caldi della foresta ai toni freddi della foschia mattutina e del cielo d’inverno.
I capi Heritage sono il must have del guardaroba maschile, rivisitati però secondo le esigenze e il gusto del vivere contemporaneo. Viene riproposto il “vintage” ma con un fascino tutto nuovo, come accade per i capi outerwear, un mash-up di tessuti Heritage sartoriali e tessuti sport performanti.
“Ci siamo divertiti a mischiare dettagli e tessuti dei nostri best-seller creando capi ibridi contemporanei conservandone l’eredita storica” dichiara Guglielmo Miani CEO & Presidente di Larusniani. Tra i flash-forward, ci sono gli iconici piumini sportivi stampa “Horse Racing” in seta waterproof, le camicie e pigiami, realizzati in quattro varianti colore: beige, verde chartreuse, verde militare e azzurro polvere.
Infine, dal mondo dei Gentlemen’s Essentials, accessori interamente prodotti a mano da esperti artigiani che custodiscono preziosamente il know-how di Aldo Lorenzi, unico amministratore delegato della leggendaria Boutique G. Lorenzi di via MonteNapoleone, che è stata sapientemente ricostruita al piano inferiore della Boutique Larusmiani. Per completare i look ci sono gli zaini, i cappelli, i foulard stampe, le scarpe eleganti, le sneakers in pelle e i boots.
EQUILIBRIO, COERENZA E INNOVAZIONE.
La collezione uomo Eleventy FW 20 che pur, attenta al presente e al futuro, non dimentica i valori del passato, e propone un nuovo vocabolario, dove la tradizione del Made in Italy dialoga con il contemporaneo, contaminando i guardaroba di ogni età. La novità sta tutta nei volumi, ne dettagli streetwear, nella qualità delle materie prime, coniugati in capi di alta fattura ed esperienza artigianale, ricchi di dettagli e rifiniti a mano. Esempio perfetto sono i capospalla in tessuti double che rispettano la tradizione della sartoria napoletana.
Trai tessuti, il cotone di Giza. Questo viene impiegato sapientemente su t-shirt, tute, felpe in un mix and match di tessuti e colori a contrasto. I moderni velluti a coste larghe vengono rivisitati con trattamenti surface per un effetto used vintage. Il cashmere si declina in felpe con evidenti coulisse colorate e in leggeri cappotti sfoderati. I capi in pelle e in nappe vegetali sono resi ultra light dalle imbottiture in piuma. Infine lo shearling diventa duttile negli spessori per dare più confort a caban e blouson.
Uno stile casual-chic per un vero gentleman metropolitano che indossa capi dalla vestibilità funzionale ma adatti ai diversi momenti della giornata. Una collezione realizzata completamente a mano. Abbinamenti sinonimo di tradizione e innovazione allo stesso tempo. Ecco allora lunghi cappotti dalle linee classiche accostati a felpe oversize con cappuccio e sneakers. C’è anche una reinterpretazione dello smoking, proposto in tessuti non convenzionali, come il fustagno. Infine il denim, declinato in una collezione raffinata e lussuosa. Sono realizzati con le più moderne tecnologie per la riduzione del footprint ecologico, in “Flow2. Si tratta di un processo che utilizza un nebulizzo del colore e che consente un notevole risparmio dell’acqua.
ELEGANZA E SOBRIIETA’!
L’abito rappresenta il fulcro dell’intera collezione. Decostruito e modellato per essere indossato dall’uomo Kiton in diverse occasioni, abbinato ad un dolcevita formale, O spezzato insieme ad un jeans. Un’ eleganza tutta nuova caratterizzata dalle fibre innovative che Kiton sviluppa sapientemente nel suo lanificio di Biella. Capi più longevi e resistenti, con una particolare attenzione alla sostenibilità e alla tutela dell’ambiente, che vede l’introduzione nel 2021 di un packaging completamente ecologico.
Così la giacca, realizzata con lavorazioni sartoriali a 4 fili di cashmere diventa quasi un capo maglieria, ultra avvolgente. Contrasti di colore chiaro e scuro, ricordano l’estetica anni 80/90. Leisure è la parola chiave della collezione sportswear 2020/2021, insieme al concetto di pocket, sviluppato con materiali sempre più esclusivi ed innovativi. Capi sartoriali che proteggono dal freddo e idrorepellenti, come la giacca tecnica con imbottitura in grafene per una perfetta termoregolazione.
La collezione sport è realizzata in cachemire super leggero; filato con nanotecnologia e lavorato insieme al nylon per ottenere le fibre più tecniche ed innovative sul mercato. Nasce così l’esclusivo double di cachemire senza orli e paramontura, o il college di pile in cachemire riccio. Gilet antivento e anti pioggia, e il modello “761” reversibile in cachemire all’esterno e piuma d’oca e tessuto idrorepellente all’interno.
Infine gli accessori, come il ”wingtip”, le zipper, i ricami Kiton e l’utilizzo di una pelle gommata, esclusiva di Kiton. I boots sono realizzati in vitello gommato e spazzolato, con suola carro armato. Le sneakers in pelle presentano lavorazioni in cashmere e fondo flessibile. Sempre grande attenzione per le nuances, con le sfumature anticate a mano, e per il coccodrillo tinto e anticato a mano.
ECOSOSTENIBILITA’.
Lo stile di Chorustyle è sempre più verde. Il brand di abbigliamento e design debutta durante la Milano Fashion Week con una capsule collection in cashmere totalmente riciclato. Si tratta di 30 capi, per lei e per lui, sinonimo di lusso ed ecologia. Jumpsuit e jogging, cardigan, bluse e sottogiacca che rivoluzionano la texture rendendola dinamica, ironica ed estremamente giovane. Il tutto declinato in cromie che rispecchiano il dna del brand e sono naturalmente vivaci e avvolgenti. Dai toni pietrosi del travertino e della pietra fino all’intensità dei cammello, del rhum e della marmotta.
Una collezione urban, perfetta per ogni occasione, un modo di vestire dal tocco leggermente sportivo che rappresentare un modo di vestire disinvolto e quotidiano.
NEO-STOCRACY COLLECTION OVERVIEW.
Un’attitude iper sartoriale quella di Sedar, concepita e costruita nei minimi dettagli. Il brand incarna la new generation di abilità sartoriali. La proposta è sviluppata su un numero limitato di abiti, giacche e completi, ma studiata nei minimi dettagli, con una costruzione maniacale.
“Tengo moltissimo al valore dell’artigianalità. La mia missione è di essere d’esempio alle nuove generazioni e di trasmettere loro l’importanza dell’artigianato e degli antichi valori che esso rappresenta nel mondo della moda” spiega Serdar Uzuntas. In totale 20 look presentati all’interno del Salone dei Tessuti al 29 di via San Gregorio, 15 look menswear e 5 outfit presentati da modelle. Una sorta di cortocircuito genderless per sottolineare l’estrema attenzione al tema. Così il tuxedo, emblema di eleganza maschile iper formale, si apre a nuove forme e diventa in un capo di riferimento per l’universo femminili.