Intervista a Katia Ricciarelli

0
1380

FashionNewsMagazine Katia Ricciarelli

Di Iolanda Pomposelli

Intervista a Katia Ricciarelli

In occasione della presentazione del suo libro Da donna a donna, in Viale Parioli 162, presso Marco Gentile Factory, Katia Ricciarelli, oltre a rispondere alle domande dall’attore Massimiliano Buzzanca – figlio del noto Lando – e del pubblico, ha deliziato i presenti con la sua voce esibendosi più volte in diversi pezzi del suo repertorio.
A chiusura della serata, applausi a scena aperta e commozione generale per il duetto con il tenore Francesco Zingariello per la splendida esecuzione dell’indimenticabile canzone “Un amore così grande” scritta dal paroliere Guido Maria Ferilli nel 1979 e cantata prima da Mario del Monaco, ripreso successivamente da Claudio Villa e, poi, via via con numerose cover nazionali ed internazionali fino ad arrivare ai giorni nostri con una rivisitazione in chiave moderna per i Mondiali di calcio del 2014 del gruppo Negramaro.
Con grande disponibilità, accetta di rilasciare un’intervista a noi di Fashion News Magazine.

Lei, signora Ricciarelli ha avuto una vita straordinaria, ricca di incontri; è stata circondata sempre da personaggi importanti e di spessore, ha cantato con tutti i più prestigiosi cantanti lirici di questo secolo, ha avuto amicizie e amori importanti che hanno riempito molte pagine di tante riviste. Una domanda su due piedi: “Qual è il suo più grande rimpianto?”

Fino a poco tempo ti avrei risposto “Il figlio che non è arrivato”. Ci tenevo fino a qualche anno fa… quando ero ancora sposata. Però, col senno del poi, posso dire che forse è stato meglio così; peraltro, non penso che un figlio possa tenere in piedi un rapporto: l’ho considerato quasi un segno del destino. Se devo star da sola, sto da sola punto e basta.

Lei è una donna estremamente ironica. Quanto l’ironia l’ha aiutata nella vita e nel lavoro?

Credo l’80%. E’ stata sempre la mia forza.

Si reputa più ironica o autoironica?

Tutte e due. Forse, però, più autoironica. Non permetto che gli altri possano pensare che io mi reputi , non so, una diva… o altro. Ecco! Preferisco dire che sono quella che non sono… insomma, certe cose le devo dire io e non gli altri. E’ come un gioco delle parti.

Se potesse per un attimo ritornare indietro, ripercorrendo tutta la sua vita, qual è l’emozione, l’esperienza, il momento che vorrebbe rivivere?

Francamente non ha nulla a che vedere con l’amore. No! L’amore no! L’unica cosa che vorrei avere è la possibilità di far capire a mia madre quello che era per me. Tante volte l’ho trattata “non bene”, perché, come spesso accade, sono sempre le persone care quelle che ci rimettono. Ecco, sinceramente è questa la possibilità che vorrei poter ancora avere!

Lei emana una luce tutta sua, come un allure. Da cosa proviene?

Dall’anima! E’ quella che ti dà luce. Ci sono persone che sono spente a vent’anni, non trovi?

Crede nell’aldilà?

Sì… però, innanzitutto, credo che la prima cosa è star bene qui – risponde schietta -. Credo nell’angelo custode. Tutti abbiamo un angelo che ci protegge, ma non ce ne rendiamo conto. Io ho un angelo custode che mi ha permesso di studiare. Era il confinante dell’appartamento dove, da piccola, abitavo con mia madre. Un giorno, sentendomi cantare mentre mi accompagnavo con la pianola, bussò alla nostra porta e chiese a mia madre chi fosse l’angelo che cantava. Mi madre rispose: “E’ mia figlia!” Immediatamente lui esclamò: “Bisogna farla studiare”. Lui era Ludovico Petrolini: è stata per me una figura straordinaria… una persona straordinaria. Lui è uno dei miei angeli custodi… poi ne ho avuto anche altri.

Quanto la mancanza della figura di un padre ha influenzato le scelte dei suoi uomini?

No, nessuna influenza. Quando ero ragazza, ricordo che mi infatuai di un uomo molto più grande di me, ma era solo un innamoramento giovanile, non era per me una figura paterna. Poi, grazie a mia madre, posso dire che non ne ho sentito poi così tanto la mancanza.

Lei è molto elegante, attraente, charmant. Quanto ha inciso questo nella sua carriera di cantante lirica?

Questo bisogna chiederlo agli altri! Io non sono mai scesa a compromessi. Nessuno è venuto mai da me a dirmi: “Ti faccio lavorare se…”. Sicuramente però mi è servito per entrare meglio nei panni delle donne che ho interpretato.

Ci dice qual è il personaggio che ha interpretato lungo la sua brillante carriera che le è rimasto nel cuore e che più la rappresenta?

La Tosca! Indubbiamente!”, risponde prontamente, senza neanche pensarci.

Ringraziamo Katia Ricciarelli e le auguriamo ancora tanto successo.

Lifestyle