FNM People – Intervista a Lucrezia Guidone

Di Denise Ubbriaco

FNM People – Intervista a Lucrezia Guidone

Lucrezia Guidone: “Del teatro amo il rapporto con il pubblico dal vivo.”

Lucrezia Guidone, già vista al cinema ne “Il Grande Sogno” di Michele Placido (2009) e in “Noi 4” di Francesco Bruni (2014), è un’attrice versatile e molto determinata che ama dedicarsi alla recitazione tout court, dal teatro al cinema, passando per la televisione. Dal 25 maggio, è in tv con la nuova serie “Dov’è Mario?”, in onda il mercoledì (ore 21.10) su Sky Atlantic HD con 4 episodi targati Corrado Guzzanti. Un interessante esperimento, a metà tra fiction, sit-com e satira. Per saperne di più sul suo conto, leggete la mia intervista a Lucrezia Guidone.

Chi è Lucrezia Guidone ?

“Uso le parole di Flaiano: E’ una ragazza con i piedi fortemente poggiati sulle le nuvole.”

Come ha avuto inizio la tua carriera?

“Dopo il diploma all’accademia nazionale d’arte drammatica Silvio D’Amico di Roma, ho avuto la fortuna di incontrare nel mio percorso il Maestro Luca Ronconi che mi ha presa per il ruolo della Figliastra nello spettacolo “sei personaggi in cerca d’autore’’ di Luigi Pirandello. Ancora oggi, a distanza di anni, quell’esperienza per me rappresenta un punto molto significativo nella mia formazione umana e professionale.”

Cosa ami del mondo del teatro e del set cinematografico?

“Del teatro amo il rapporto con il pubblico dal vivo, l’adrenalina, la ricerca del periodo di prove che, solitamente, è sempre più lungo rispetto al cinema. Del set mi piace il fatto che nel presente fissi qualcosa per sempre, il lavoro di squadra che coinvolge tantissimi reparti, la cura del particolare, il fatto che tutto il delirio intorno sembra improvvisamente fermarsi alla parola “AZIONE!”.”

Prima di immedesimarti completamente nel ruolo del personaggio che andrai ad interpretare, in che modo affronti l’impatto con il copione?

“Almeno all’inizio, provo a non cedere alla  tentazione di essere “corretta”. Sbaglio tanto, esagero, seguo l’istinto… Poi, riaggiusto il tiro.”

Il miglior compagno sulla scena?

“Sa essere generoso.”

Sei stata la protagonista in “Noi quattro” di Francesco Bruni. C’è un aneddoto o un ricordo che vuoi raccontarmi?

“Un ricordo… Quel giorno che Francesco è venuto a trovarmi, all’improvviso, nel Teatro dove stavo per andare in scena e mi ha comunicato di avermi scelta dicendomi: “anche tu come la protagonista del romanzo di Flaubert, da oggi potrai dire… Emma sono io!”.”

Da poco, si è concluso il tour teatrale con Alessandro Preziosi. Quali sono le peculiarità del ruolo che hai ricoperto?

“Nello spettacolo “Don Giovanni” ho interpretato Donna Elvira. Un personaggio molto complesso poiché capace di toccare i toni carnali e corrotti dell’amore terreno fino ad arrivare ad una purezza che è difficile riuscire a trasferire sulla scena. Per questo, è stata una bella sfida ogni sera.”

Com’è stato lavorare al fianco di Alessandro Preziosi?

“Con Alessandro mi sono trovata benissimo. E’ riuscito ad essere regista e compagno di scena calibrando fermezza e disponibilità in maniera eccellente. Prendere parte a questo progetto mi ha anche dato la possibilità di fare una tournée lunghissima (203 repliche), cosa che capita molto raramente ed è, invece, per un attore una palestra emotiva molto utile.”

Cosa ti affascina del personaggio interpretato nello spettacolo “Calderòn” di Pier Paolo Pasolini?

“Con il regista, Federico Tiezzi, abbiamo cercato di far dialogare la parte più tenera del personaggio con quella più duramente esposta e indurita dalle cattiverie del mondo. E’ stato un viaggio molto stimolante che non vedo l’ora di riprendere ad  ottobre al Teatro “La Pergola” di Firenze.”

La serie thriller/comica “Dov’è Mario?” è andata in onda su Sky Atlantic. Qual è il fil rouge della storia?

“Si parla della nostra società, della perdita di valore che stiamo vivendo in questo momento storico così confuso attraverso le vicende di Mario Bambea che, di giorno, è un grande intellettuale e, di notte, si trasforma in comico trash.”

Parlami del tuo personaggio. Hai riscontrato qualche difficoltà nel calarti in questo ruolo?

“Io interpreto Emaciata, l’assistente schiavizzata della moglie del professor Bambea. Questo personaggio sembra avere ancora dei valori non contaminati che tenta di difendere un po’ come fosse un’eroina romantica, ma si trova spesso messa all’angolo in disparte tra finti intellettuali che si rappresentano senza avere, poi, tanto spessore.”

Ringrazio Lucrezia Guidone per la sua disponibilità.

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16/06/2016